Consiglio regionale: dal centrosinistra la protesta sul piano di rientro

TERAMO – Le opposizioni di centrosinistra in Consiglio regionale hanno polemizzato con il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, che è anche commissario per la sanità, per il fatto che il consiglio regionale è tenuto all’oscuro delle scelte fatte per il risanamento, nel piano di rientro concordato con il governo nazionale, e il rilancio della sanità. La questione è stata sollevata dal capogruppo dei comunisti Italiani, Antonio Saia, ed è stata poi sottoscritta dalle opposizioni di centrosinistra. "Chiodi ha detto ha trovato quattro miliardi di euro di
debito – ha spiegato il consigliere dell’Idv Cesare D’Alessandro – e per estinguerlo deve prendere decisioni impopolari come la chiusura degli ospedali e la riduzione dei primariati. Ma dimentica che tre miliardi e mezzo sono stati contratti dalla Giunta di centrodestra del presidente Pace".  Secondo D’Alessadro, "Chiodi vuole fare il commissario della sanità, poteva scegliere di non farlo come farà il presidente del Lazio Polverini e succede in altre regioni, affidando il piano di rientro alla commissione consiliare sanità. Invece ha assunto i pieni poteri tendendo all’oscuro il consiglio regionale". In mattinata, c’era già stato uno scontro sulla variazione di bilancio che stando ancora al consigliere d’Alessandro, la maggioranza vuole trasformare da semplice provvedimento tecnico ad "una norma utile per attaccare emendamenti, come il milione 700mila euro per le comunità montane, che sono diminuite ma che costano di più". Tra gli emendamenti c’è anche il milione e 100 mila euro per i consorzi di bonifica. La seduta è stata sospesa e nel pomeriggio riprenderà con la discussione di punti importanti come la legge sull’edilizia e norme sulla caccia per i quali si annunciano altri momenti di tensione tra le due coalizioni.